Quali sono i parametri che ci permettono di controllare che tutto sia a regola d’arte? In che modo l’efficienza di un’officina va a modificare il costo della manodopera? All'interno di questo articolo, parleremo di come si calcola in modo corretto ed efficiente della manodopera in officina

Ogni singolo imprenditore Automotive, titolare di un'officina, deve fare i calcoli con la manodopera. Il calcolo corretto della manodopera è fondamentale, al fine di effettuare preventivi corretti, e raggiungere dei margini di profitto quanto più ampi e strutturati. 

Il calcolo della manodopera non è certo qualcosa che si improvvisa, ma deve essere il risultato di un processo attento e scrupoloso, che adesso introdurremo. 

Si tratta anche di un discorso di trasparenza, quando viene effettuato un preventivo e di gestione dei costi all'interno dell'officina. In questo modo, possiamo rendere noto al cliente quant’è il costo della nostra manodopera, e quanto incidono i costi dei singoli pezzi. 

Se un intervento impiega molte ore di manodopera, con un costo contenuto dei pezzi di ricambio, è bene evidenziarlo all'interno del preventivo. Stesso discorso in senso opposto. Molto spesso, i clienti non hanno percezione di quanto la manodopera sia importante, e di quanto vada ad incidere sul singolo preventivo.

Prima di passare al calcolo vero e proprio della manodopera, ti consigliamo di leggere il nostro articolo “Quali sono tutti i costi di un'officina meccanica?” Troverai molti spunti utili per una gestione ottimale dell’officina!

Passiamo ora a comprendere come calcolare la manodopera.

Il calcolo del costo della manodopera interessa principalmente due importanti aree di analisi dell'officina:

  • il costo della manodopera in un determinato periodo;
  • la tariffa oraria

Per il primo aspetto, parliamo in questo caso di manodopera di produzione, ma anche di risorse legate all'organizzazione (come ad esempio la logistica). In questo caso dobbiamo analizzare l'incidenza del costo della manodopera sulla gestione operativa, e di conseguenza successivamente possiamo impostare politiche e strategie aziendali di gestione delle risorse umane. Un esempio? Pensiamo ad esempio a un premio di produzione per le singole maestranze. 

Il secondo grande ramo del tema della manodopera, è la tariffa oraria. Il calcolo potrebbe sembrare banale, in quanto da una parte necessita del costo del personale e dall'altro dalle ore lavorate. 

Una prima analisi, e una prima stima della tariffa oraria, può essere infatti definita come il rapporto tra il costo del personale e le ore lavorate dal personale. 

Tariffa oraria: costo del personale / ore lavorate dal personale 

COSTO DEL PERSONALE 

Nella fase di definizione dei costi del personale, però, possono esserci delle problematiche. 

Osservando la contabilità generale, infatti, non sempre la quantità di ore effettivamente lavorate dai meccanici coincide con le ore effettive di presenza o di timbratura di cartellino. In altre parole: se un meccanico lavora 8 ore al giorno, nel concreto molto probabilmente lui lavorerà 8 ore al giorno sulle auto…ma sicuramente meno. A livello fiscale, il calcolo della resa oraria è dell’80%.

All'interno della giornata lavorativa, infatti, ci possono essere dei confronti tra operai di diversa formazione per la risoluzione di un determinato problema. Quindi, tecnicamente, il meccanico non sta lavorando materialmente sulla vettura. 

Inoltre, non dimentichiamoci che i costi del personale devono comunque tenere conto di tutti quei costi differiti nel tempo (trattamento di fine rapporto, la tredicesima o premi di produzione,..). Ecco come la gestione di un'officina aumenta di complessità se vogliamo scendere nel dettaglio. 

Un terzo problema, infine, si verifica nella gestione delle assenze per malattia. Ricordiamo sempre che il costo relativo ai primi tre giorni è a carico dell'azienda e solo successivamente diventa a carico dell'INPS. 

ORE LAVORATE DAL PERSONALE

Dopo aver evidenziato i problemi relativi all'individuazione dei costi del personale, dobbiamo ora considerare il denominatore di questo rapporto. Dobbiamo chiederci quali siano le ore effettive di lavoro. 

Non tutte le ore di presenza, vengono trasformate in lavorazione o nella gestione di pezzi di ricambio. Un’officina potrebbe avere infatti problematiche legate alle inefficienze, circa al non perfetto stoccaggio in magazzino di eventuali pezzi di ricambio, oppure una complessità elevata della singola manutenzione dell'auto. 

Come fare quindi? 

Per cercare di aiutare l'officina, esistono diversi indicatori che permettono di evidenziare l'efficacia globale della manodopera. 

Quello che vogliamo introdurre in questo articolo è quello più diffuso, ovvero l'indicatore di efficacia globale della manodopera, definito anche OLE Overall Labour Effectiveness 

OLE Overall Labour Effectiveness 

Questo indicatore è prodotto dalla moltiplicazione di disponibilità, per forma e qualità. 

OLE: Disponibilità x Forma x Qualità

Per ottenere questo prodotto, il primo valore da introdurre è quello della Disponibilità. Possiamo definire Disponibilità come il rapporto tra le Ore disponibili nette e le Ore disponibile lorde. 

Attenzione però che le Ore disponibili lorde, sono chiaramente diverse dalle ore di presenza. Se uno meccanico ha 8 ore di presenza, avrà un numero di ore disponibili lorde inferiori che possono essere 7,5. E le Ore nette? Sono le ore che effettivamente lavora materialmente sulle auto.

Per quel che riguarda la performance, dobbiamo invece considerare:

Performance = Servizi realizzati x Tempo Ciclo / Ore Nette

La performance tiene conto che non tutte le ore disponibili nette sono effettivamente trasformate in servizi conclusi. Possono esserci infatti delle micro pause, oppure qualche ritardo di produzione o eventuali rallentamenti, in quanto vengono a evidenziarsi altri problemi nelle auto.

La performance, quindi, è anche un indicatore della capacità del singolo meccanico, di trasformare i pezzi di ricambio e la propria conoscenza, in lavori effettivamente finiti. 

Chiaramente per “tempo di ciclo” dobbiamo parlare di quello relativo alla manodopera, ovvero tenere conto di eventuali abbinamenti tra un meccanico e una o più auto.

Il terzo parametro che dobbiamo considerare è la Qualità, ovvero il fatto che non tutti gli interventi possono essere di perfetti. Per calcolare la Qualità, dobbiamo rapportare il numero di interventi di buona qualità e quelli totali interventi realizzati. Se la nostra officina, quindi, cerca di massimizzare gli interventi con una qualità eccelsa, in questo caso si parla di un valore pari a 1. 

Una volta quindi definiti questi tre indicatori, cioè disponibilità, performance e qualità, possiamo evidenziare l'indicatore OLE. 

Una domanda che può sorgere spontanea ora è la motivazione per la quale abbiamo introdotto questo indicatore. In parole semplici, le inefficienze devono essere contemplate all'interno di un qualsiasi ciclo di assistenza in officina.

Sarebbe molto rischioso affermare che le operazioni all'interno dell'officina sono quanto più perfette e quanto più efficienti. Di conseguenza, il costo di manodopera deve comunque considerare il livello di efficienza della manodopera. 

Quanto più la manodopera è efficiente, quanto più possiamo abbassare il costo della manodopera, perché sappiamo che il meccanico lavora in modo efficiente. 

Quanto più invece sappiamo che c'è del lavoro da fare sulle efficienza della manodopera, ecco che dobbiamo alzare il costo della manodopera, proprio perché dobbiamo metterci al riparo di eventuali problemi negli interventi. 

In tal modo, il consiglio è chiaramente quello di affinare quanto più la competenza dei singoli meccanici, proprio per ridurre successivamente il prezzo di manodopera. 

Ogni quanto fare un check dell’efficienza?

Il controllo dell'efficienza complessiva della manodopera è bene farlo ogni tre mesi, in modo da adeguare il costo della manodopera e il prezzo finale che viene fatto al cliente. In questo modo, possiamo anche monitorare eventuali scostamenti della struttura dei costi aziendali. 

Come ultimo consiglio, ricordiamo di definire una tariffa oraria standard di manodopera che possa essere differenziata per ruoli e mansioni, oltre che per tipologie di lavorazioni all'interno dell'officina. 

Questo livello di dettaglio, può essere raggiunto se abbiamo un dettaglio dei costi davvero molto preciso e puntuale. Quanto più la nostra officina, riesce a essere precisa e capillare nella definizione dei costi, quanto più riesce ad avere un posizionamento di prezzi bassi nei confronti delle persone. 

In questo modo, possiamo competere con quante più officine nella nostra area, grazie ad un prezzo di manodopera assolutamente competitivo.

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