Non pensato e prodotto appositamente per il mercato italiano, il maxi pick up statunitense, arriverà comunque nel nostro paese, grazie all’importatore Cavauto. Tra i motori, troviamo anche il turbodiesel Duramax di 277 cavalli di potenza.

 

I pick up sono di quei mezzi, che o si amano, o si detestano. Sono grandi, ingombranti, comodi, con consumi non proprio contenuti (per via giustamente del peso), con un fascino prettamente a stelle e strisce. Frontale alto, dritto, con una posizione di guida rialzata rispetto alle altre vetture, danno la sensazione di dominare la strada in modo totale e completo. 

 

Ad allargare le possibilità di scelta in Italia, sta per arrivare, il Silverado, pickup del brand  Chevrolet, che lancia quindi la sfida apertamente ad altri evergreen come il Ford Ranger o il RAM. 

 

Sotto il cofano troviamo due tipologie di motorizzazioni, sia benzina che diesel. Per la “verde” il volume del motore è di 5.3 e 6.2 litri (con iniezione diretta) da 355 e 420 cavalli rispettivamente, mentre per quel che riguarda il diesel, troviamo il 3.0 litri Duramax con 277 cavalli. 

 

Un aspetto importante da sottolineare è la natura, o meglio la provenienza di questo motore. A progettarlo è stato infatti il centro ricerche GM di Torino, per andare a limare i consumi ma soprattutto le emissioni, vista l’aria che tira sui temi di protezione ambientale. Diciamo anche che, ci viene da dire “purtroppo”, in una recente indagine sulla popolazione negli USA, la gente non vede di buon occhio l’eventuale diffusione delle vetture elettriche. Il costo di un pieno di benzina e diesel, nel paese a stelle e strisce è notevolmente più basso rispetto a noi. Questo fa sì che non si sente l’esigenza di cambiare l’auto, per una tecnologia ancora tutto sommato acerba per quel che riguarda le batterie. Considerando anche il fatto che gli USA sarebbero anche autonomi nella produzione dell’energia elettrica (per via dell’ampio portafoglio energetico), questo aspetto non fa vedere di buon occhio le vetture ad impatto zero. Ed è per questo che si continua a sviluppare motori diesel, più parchi nei consumi e più attenti all’ambiente per quel che riguarda le emissioni inquinanti. 

 

Da un punto di vista delle prestazioni, questo motore è capace di una potenza di 623 Nm ad appena 1.500 giri. La trazione è integrale, inseribile, con l’aggiunta delle marce ridotte. Il cambio è automatico, per un viaggio in totale relax e comodità, con 8 o 10 rapporti a seconda degli allestimenti. 

 

Questi, sono 3 disponibili per il nostro paese, ovvero RST, LT Trail Boss e High Country. Ogni singolo allestimento, non è disponibile per tutti i 3 motori importanti, ma c’è una sorta di combinazione e stretta correlazione tra motore ed allestimento. 

 

Concludiamo questa presentazione, con due aspetti molto importanti. Il primo è legato al fatto che questo pick-up è l’unico in Italia, ad essere omologato a 6 posti autocarro N1. Nessun altro ha questa possibilità. Ed infine la chicca ambientale. E’ possibile averlo già con l’impianto GPL Prins (chiaramente nella motorizzazione benzina) per fare 600 km con poco più di 55 euro. 

Credit photo: chevrolet website media