A ridosso di Agrilevante, i dati legati alle immatricolazioni di nuovi trattori, sono molto positivi per il nord america e il vecchio continente. In controtendenza la Turchia e l’India, due mercati da non ignorare. 

Il bicchiere è riempito a metà e lo si guarda mezzo pieno. Già, perché USA ed Europa registrano trend positivi per quel che riguarda l’immatricolazione di nuovi mezzi agricoli. Sono i dati che emergono dallo studio di Agrievolution, a ridosso di Agrilevante, la fiera che si è appena svolta a Bari. 

Più 13 per cento nel paese a stelle e strisce, grazie a 128 mila nuovi trattori che sono ora impiegati per le coltivazioni. Il vecchio continente non sta certo a guardare e risponde con un +4 percento, un dato certamente più contenuto, trainato da alcuni paesi in particolare. Stiamo parlando della Francia, Germania e Spagna che nei primi sei mesi hanno registrato un boom di acquisti, che, secondo le stime, non verrà mantenuto purtroppo negli ultimi sei mesi del 2019. Spingendoci ad est, vediamo come anche Russia e Giappone hanno iniziato bene l’anno. I dati provenienti da questi due paesi, registrano un aumento di 13 e 24 mila unità di mezzi agricoli in più. 


A contrastare tutto ci pensano l’India e la Turchia. Il primo è il paese con il maggior numero di immatricolazioni al mondo, mentre il secondo era un territorio di promettente espansione, ma con le recenti instabilità politiche ed economiche, anche il mondo dell’agricoltura ha registrato una contrattura. Nel primo caso il calo di mezzi è di addirittura 390 mila unità, con un tasso percentuale negativo dell’11%. Il paese a metà strada tra l’europa e l’oriente registra addirittura un meno 59% nei primi 6 mesi del 2019. Un duro colpo a tutte quelle aziende che avevano guardato il paese di Erdogan con la possibilità di andare ad incrementare le vendite. 

Discorso ancora un pò complicato è quello legato ai paesi del Nord Africa e del Medio Oriente. Non sembrano placarsi completamente le agitazioni a seguito dei moti rivoluzionari degli anni scorsi. Come conseguenza diretta, la ripresa economica stenta a prendere forma, e quindi anche gli investimenti in agricoltura. Qualche dato mostra segnali di fiducia, ma ancora troppo pochi per garantire una ripresa piena. Le previsioni per i prossimi anni sono però positive, con valori tra il +5 del Marocco e il +10 dell’Egitto. 

E in Italia? Secondo FederUnacoma a settembre abbiamo registrato un aumento dell’1.7% con 14.594 unità vendute, con disparità però a livello regionale. A trainare la crescita ci pensa l’Emilia Romagna (+28%), Lazio (+12.9%) e Lombardia (+2.1%). Altre regioni sono invece in flessione o forte flessione, come il Piemonte (-3.8%), Campania (-20,7%) e Sicilia (-14.7%). A livello di tipologia di mezzo, registriamo nel nostro paese un calo delle mietitrebbie  (-10.5%), trattrici con pianale di carico (-20.5%) e i rimorchi (-5.2%). A crescere nei primi 9 mesi del 2019 sono solamente i sollevatori telescopici (+22,7%). 

Questi i dati per i primi 6 e 9 mesi dell’anno. Appuntamento quindi a gennaio 2020 per il bilancio di un anno altalenante e contrastante nei numeri e nelle aree di sviluppo.