Con prestazioni senza veramente confronto, la Lotus presenta la sua prima vettura totalmente elettrica. Siamo di fronte alla vettura realizzata di serie, più potente al mondo, mai costruita. 

Quando ti appassioni delle HyperCar hai sempre un buon motivo per stupirti. Questa volta però, l’occhio ripassa due volte sopra i titoli e i dati. Duemila cavalli non capita spesso di leggerli, men che meno su una vettura di serie. Precisiamo, non è mai successo. Lotus questa volta, per la sua prima vettura spinta solamente dall’elettrico, ha fatto le cose in grande. 

Un nome particolare, che significa “il primo esistente” oppure “quello vivente”. Sotto il mantello del gruppo cinese Geely, neo proprietario di Lotus, sembra iniziata  nel migliore dei modi una nuova era. Con una produzione di soli 130 esemplari, diventerà un oggetto di culto per i collezionisti di tutto il mondo. 

Il CEO di Lotus Cars, Phil Popham, ha dichiarato:

“Lotus Evija è un'auto come nessun’altra. Ristabilirà il nostro marchio nei cuori e nelle menti degli appassionati di auto sportive e sul palcoscenico automobilistico globale. Aprirà inoltre la strada a ulteriori modelli visionari”

Una vettura, la cui produzione inizierà nel 2020 in Inghilterra, nello stabilimento di Hethel, che farà di richiamo per le altre vetture della case inglese, oggetto di un rilancio a livello di marketing. Un nuovo emblema, una nuova prova di forza da parte della neo proprietà, per attirare l’attenzione anche di investitori nella casa automobilistica inglese di auto ultra sportive. 

Alta solamente 105 cm, ha una carrozzeria in fibra di carbonio che sembra disegnata dal vento. La cabina a forma di goccia, quasi da auto da gara, è avvolta dai due passaruota muscolosi. Con un richiamo alle classiche Lotus, il cofano ha un taglio anteriore morbido. Il posteriore è massiccio nelle dimensioni, ma leggero allo stesso tempo. I due grandi led a forma trapezoidale, sembrano due enormi scarichi posizionati sopra la carrozzeria. Il led verticale al centro, contribuisce a fornire una linearità al tutto. 

A livello di prestazioni, è stato installato uno spoiler posteriore che fuoriesce dalla vettura per stabilizzarla alle alte velocità, in cui aiuto arriva anche il sistema derivante dalla F1 DRS. Nessuno specchietto laterale per vedere cosa succede, mentre si sfreccia su questa hypercar, ma due videocamere installate su ali anteriori. Con un pacco batterie agli ioni di litio da 2.000 kW, la potenza che ne scaturisce è pari a circa 2.000 cavalli e 1.700 Nm di coppia, grazie ai 4 motori elettrici controllati in modo indipendente l’uno dall’altro. 

I dati delle prestazioni sono assolutamente ragguardevoli ed in linea con l’insieme della vettura. I 0-100 km/h arrivano in meno di tre secondi, mentre la velocità massima è 340 km/h. Il dato più shock è però quello sul tempo di accelerazione: 0-300 km/h in meno di 9 secondi.

Auto elettrica, tempi di ricarica lunghi. Ni, o meglio sicuramente più che riempire il serbatoio di una Lamborghini o Ferrari. Per le attuali colonnine di ricarica veloce siamo infatti a 12 minuti per l’80% e 18 minuti per il 100%. Con un’autonomia di circa 400 km, nel ciclo WLTP, il divertimento è assicurato per delle belle “gite domenicali”.

Gli interni sono assolutamente estremi, così come gli interni. Ispirati ai prototipi delle auto da corsa di fine anni 50, abbiamo una plancia minimalista agli estremi, con un volante a tre razze molto schiacciato e che sembra quasi quello di Leclerc o Vettel. Al centro abbiamo un controller della modalità di guida, per 5 opzioni: Gamma, Città, Tour, Sport e Pista.

Con personalizzazioni pressoché totali per gli interni, ed il prezzo di 2.2 milioni di euro più tasse, è una competitor diretta della Lamborghini Sian. Beati coloro che hanno come difficoltà di scelta tra queste due vetture.