Il prestigioso studio di progettazione italiano ha firmato la nuova gamma di veicoli commerciali Furio della casa indiana. Rinnovati completamente gli esterni e gli interni, per sensazioni di solidità esterna e comfort interno. Una svolta importante, con un potenziale di crescita mondiale veramente alto. 

La divisione Truck e Bus del colosso automotive Mahindra, ha presentato Furio, destinato ad essere la punta di svolta per il mercato indiano, e con prospettive di crescita mondiale. La firma di design che è stata posta sui veicoli è dell’italianissimo studio Pininfarina, fautore per decenni di auto, treni, yacht e aerei leggendari. Una scelta fortemente voluta dalla casa indiana, per dare il salto di qualità, costata 72 milioni di euro. Vediamo i dettagli della collaborazione stilistica. 

La nuova cabina, a detta di Pawan Goenka (Amministratore Delegato di Mahindra), è una delle più sicure, ergonomiche e confortevoli attualmente presenti nel mercato. La gamma Furio, in modo analogo alla sorella gamma Blazo, ha infatti l’obiettivo di migliorare i parametri di riferimento in termini di prestazioni, profitti e soddisfazione del cliente finale. 

Punto di partenza del progetto sono stati infatti questi ultimi obiettivi, fornendo all’acquirente una sensazione di guida nuova. A spingere i mezzi sonoi nuovi motori MDI Tech con tecnologia FuelSmart per rendere minimo il consumo di carburante. Gli interruttori multimode sono le punte di diamante di questa tecnologia, grazie ai quali a seconda della strada che si sta percorrendo, il motore si adatta, andando a risparmiare carburante. L’elevata coppia a bassi regimi, unita alla leggerezza in termini di peso, fanno sì che il MDI Tech è un motore ideale sia per gli spostamenti in città, che per lunghi tragitti extra urbani. 

Per realizzare tutto ciò, sono stati necessari quattro anni di progettazione e oltre 500 dipendenti (diretti e indotti) per trovare la quadratura del cerchio, oltre a 180 fornitori per i test produttivi. Perfezionate nel oltre mille test prestazionali, in situazione le più disparate, hanno portato alla commercializzazione di un prodotto multi-tasking adatto sia al mercato indiano, sia a quello europeo. Autostrade, terreni accidentati, traffico urbano e strade extraurbane: in ogni tipologia di percorso e utilizzo, la struttura del mezzo è garantita dieci anni. 

A garanzia della continuità d’utilizzo, Mahindra prevede un’ampia rete di servizi e ricambi sempre più ampia, composta da oltre cento concessionari diretti per la vendita, i pezzi di ricambi e l’assistenza, oltre a centocinquanta centri di servizio autorizzati, duemilanovecento punti assistenza, dislocati in modo massimale per quel che riguarda l’assistenza. 

Veniamo ora ad un aspetto che forse non tutti sanno. Pininfarina S.p.A., società quotata in borsa valori, con un fatturato di quasi 90 milioni di euro per circa 600 dipendenti, è di proprietà del gruppo Mahindra. Il 14 dicembre 2015, a causa di una grave situazione finanziaria, il celebre studio italiano di design, viene acquisito dal gruppo indiano, al prezzo di 1,10 euro per azione, con l’obiettivo di ristrutturarla e lanciarla dal punto di economico-finanziario, senza passare da un’uscita dalla borsa valori. Una proprietà che ha però voluto non entrare completamente nella struttura generale, acquistando solo il 70 per cento, lasciando quindi Pininfarina “indipendente” a partire dai vertici aziendali. 

Uno studio di design italiano, punta di diamante per il nostro paese nel mondo che ancora una volta vuole rivoluzionare il concetto di un bene, all’interno del mercato di riferimento.