A cinque anni dal lancio della terza generazione, la casa di Monaco di Baviera sta per lanciare il nuovo modello. Il peso inferiore, grazie al nuovo pianale che condividerà con la serie 7, permetterà un aumento di prestazioni e l’aggiornamento del comfort interno. Motori? Degni dei predecessori, con la classica trazione BMW

 

Era il 1999 quando veniva presentata la prima serie della X5. L’idea di creare un’auto che conciliasse il comfort tipico della casa del doppio rene, con una mobilità anche leggermente offroad, è stata elaborata in un decennio dove la domanda di nuove auto si spostava verso veicoli trasversali. Le persone infatti erano in cerca di nuovi veicoli che potessere stimolare il proprio interesse e il mercato automobilistico. Più corta dell’allora serie 5, ma più larga e alta dell’ammiraglia serie 7, era stata disegnata dal team di progettisti di Chris Bangle, noto designer che ha rivoluzionato il modo di interagire con l’auto, grazie a quella tanto discussa rotella che permetteva di interagire con il sistema di infotainment. A distanza di quasi 20 anni, BMW si appresta a rinnovare il modello.

 

Gli aspetti che balzano all’occhio, guardando la presentazione, sono sicuramente, in primis, il pianale che verrà utilizzato, il cosiddetto CLAR (acronimo di CLuster ARchitecture), già in uso in alcune carline. Inizialmente doveva chiamarsi “35up”, ma è stata poi rinominata con questo acronimo che bene spiega la tipologia di tecnologia che racchiudere, ovvero l’essere modulabile. In parole semplici è una piattaforma che unisce fibra di carbonio, alluminio e acciaio ad alta resistenza, al fine di ridurre in modo importante il peso dell’auto, andando a beneficiare sui consumi. Il passo tra le ruote sarà più lungo e questo si traduce con un maggiore spazio per le gambe dei passeggeri posteriori. Un’adattabilità che sarà usata non solo da BMW, nelle sue diverse carline, ma anche dalle future Rolls Royce per le future supercar, visto che quest'ultima appartiene al gruppo BMW.

 

La nuova X5 verrà realizzata in un continuum stilistico con le ultime nate della casa di Monaco di Baviera. Non ci sarà un restyling pesante, che stravolgerà la già aggressiva linea dell’attuale suv, ma comunque saranno evidenti i cambiamenti. Avremo un aumento della bombatura generale del frontale, con dei gruppi ottici più prominenti e aggressivi. Il classico disegno a doppi reni, sarà ancora più importante e pare aumenterà in altezza e larghezza, il tutto affiancato alla tecnologia led dei fari. Insomma, un’aggressività che se paragonata con il primo modello, rende questa quarta serie, qusi una versione tuning della prima. Aggressività che si nota anche nei terminali di scarico, integrati nei paraurti posteriori. La fiancata non è ben visibile, per via delle pellicole che sono state applicate per impedire la visione della versione definitiva, ma sembra anch’essa più bombata.

 

A livello di motorizzazione, si partirà con motori a sei e otto cilindri, compreso un restyling per il classico tre litri che tanto ha fatto la fortuna delle precedenti versioni della X5. Per gli amanti del brivido, le notizie danno la presenza di un V8 da 4.4 litri con doppio turbo, nella versione più cattiva M. Quest’ultima lettera, per chi si avvicinasse al mondo automotive da poco tempo, e non ne conoscesse il significato, sta ad indicare la serie più sportiva e potente di ogni carline BMW. In commercio abbiamo infatti dalla serie M1, fino alla X6 M, in modo da poter conciliare la voglia di adrenalina, ad ogni tipologia di auto.

 

La commercializzazione avverrà a partire, ad inizio del 2019. A vent’anni dalla prima serie, BMW si appresta quindi a restaurare il suo suv, diventato un vero e proprio crack del mercato a ridosso del XXI secolo. Riuscirà questa quarta serie a mantenere il successo delle precedenti serie? Lo sapremo a partire dai dati delle prevendite, verso fino anno.

Una cosa è però certa, la sportività e il comfort nella X5 sarà sicuramente ai massimi livelli.

Credit photo BMW media press