Durante un recente evento, l’ex socio di Steve Jobs, ha affermato che sul massimo livello di guida senza conducente, si è tirato indietro. Troppo entusiasmo sul progresso?

Quando si parla di tecnologia in uscita nei prossimi anni, non si sa mai fino a quanto ci possiamo spingere oltre. Ci sono i nerd, ovvero i super patiti di questi aspetti, che fanno proclami di super tecnologie future. A pensarci bene, la prima vettura elettrica fu realizzata nell’800, ma ancora oggi non se ne vedono in circolazione oltre le poche migliaia in tutta Italia. Ed è per questo che con la guida autonoma, bisogna andarci piano. Va bene il progresso per quel che riguarda l’elettrificazione, ma mettere “in mano” una vettura e i suoi passeggeri, completamente in mano ad un computer, forse non è così immediato come molte persone pensavano. 

Salire su una vettura e dire ad alta voce “portami al lavoro”, rimarrà probabilmente un sogno per molte persone. Il motivo è legato al fatto che per la realizzazione su larga scala serviranno decenni. Ed ecco che si spiega bene il discorso di Steve Wozniak, co-fondatore insieme a Steve Jobs della Apple. La stessa casa tecnologica statunitense, se in un primo momento aveva pensato di entrare nel mercato automotive con una vettura realizzata in toto in casa, ha deciso di abbandonare il progetto per convogliare gli sforzi nei sistemi di infotainment. 

Una dichiarazione forte “Finchè vivrò, niente guida autonoma di livello 5”. Per chi non lo sapesse, stiamo parlando del massimo livello di intelligenza artificiale applicabile ad una vettura. In parole semplici e comprensibili a tutti, vuol dire che una qualunque situazione ordinaria o straordinaria, viene gestita totalmente dal computer. Come straordinarie intendiamo al esempio un pedone che attraversa la strada in un luogo non preposto per l’attraversamento. Nel caso ipotetico che tutti i mezzi siamo gestiti da intelligenza artificiale, incidenti causati da distrazione o sonno, sarebbero chiaramente annullati, o per lo meno ridotti in minima e trascurabile parte. Resta il fatto che questo giorno è molto lontano. 

Attualmente siamo ad un uso su larga scala di livello 2, ovvero i mezzi sono capaci di correzioni di traiettorie, nel caso il conducente esca dalla corsia, modulazione della velocità a seconda del traffico che precede il veicolo e poco altro. Per passare al terzo livello, dobbiamo aspettare auto che siano in grado di imboccare una corsia dell’autostrada piuttosto che un’altra o scegliere se svoltare autonomamente a destra o sinistra in città. 

Ovviamente ci sono da una parte i favorevoli, e dall’altra parte coloro che pensano che non manchi ancora molto. Quest'ultimi sono chiaramente coloro che investono in questo settore, come ad esempio Tesla. L’azienda in questione non è diventata famosa solamente per le vetture a zero emissioni, ma anche per la questione della guida autonoma. Elon Musk, durante un recente incontro con gli investitori, ha affermato che a breve avremo la guida autonoma di livello 5 su alcuni modelli Tesla, previo controllo e supervisione del guidatore. Bene, ma non benissimo come si dice. Perchè non si tratta quindi un quinto livello puro, ma di un quattro e mezzo, per così dire. 

Cosa aspettarci quindi? Considerando che la tecnologia viaggia con una crescita esponenziale, basti pensare che fino a 10 anni fa non esistevano gli smartphone ed ora un telefono senza maxischermo è visto come un alieno, probabilmente potremo dare una data più certa della guida autonoma su larga scala fra 10 anni.