In un mondo dove ogni azienda propone pagamenti rateizzati, anche le assicurazioni si stanno spostando su questa metodologia di pagamento. Un affare oppure una politica commerciale sconveniente all’automobilista? Vediamo un po di capirci qualcosa insieme.

 

Quando si acquista una vettura, non solo dobbiamo tenere in considerazione della somma economica per il mezzo, ma anche per la tanto odiata assicurazione. In televisione vediamo pubblicità di siti web che propongono un confronto ed un risparmio, ma anche spot di trenta secondi dove il cliente viene sempre più valorizzato e messo al centro del servizio. Non è più il soggetto che va verso l’azienda, ma è l’azienda che predispone una serie di informazioni e proposte già pronte per il soggetto. In molti casi queste tariffe sono di importi notevoli, che potrebbero andare ad intaccare la liquidità di una famiglia ad esempio. Ecco che qui, l’idea di avere una dilazione del pagamento, per aiutare a non svenarsi economicamente in un solo periodo dell’anno.

 

Come prima cosa da sapere, richiedere alla propria assicurazione un pagamento a  rate è come acquistare un oggetto e pagarlo con un finanziamento. Non è detto infatti che sia possibile ottenere una dilazione dell’importo, proprio perchè l’assicurazione deve comprendere se il soggetto ha un reddito fisso, una pensione o altri prestiti in corso. Si andrà quindi ad osservare la busta paga del guidatore, se è dipendente a tempo indeterminato oppure no, ad esempio, oltre che la situazione di altri finanziamenti. Ogni assicurazione si può appoggiare a tanti istituti di credito, quante ne desidera.

 

Non è raro trovare però assicurazioni, normalmente quelle di maggiori dimensioni e con una solidità comprovata, che non si appoggiano a istituto di credito esterni. L’assicurazione infatti può andare a decidere autonomamente se concedere, con una maggiorazione, l’addebito a rate su conto corrente, carta prepagata o paypal. In questi casi, si registrano situazioni di sospensione dell’assicurazione nel caso in cui il soggetto non utilizzi l’auto per uno o più mesi. In questo caso la situazione cambia notevolmente per tutte quelle persone che casomai in estate, soprattutto nelle località marine, preferisce utilizzare la bici per spostarsi e andare al mare.

 

Ipotizzando a questo punto che l’assicurazione ci abbia concesso una rateizzazione, dobbiamo osservare quanto denaro dobbiamo dare in più per questo servizio. Nel caso in cui la quota annua da pagare fosse stata di 1.000 euro, nel caso di un TAEG pari al 9%, ci ritroviamo a pagare 90 euro in più. Tra i diversi acronimi da osservare, in un contratto assicurativo, quello sicuramente più importante è il TAEG, in quanto ingloba al proprio interno tutti ma proprio tutti i costi relativi alla pratica. Tornando ai nostri calcoli, con una quota annua di 1.000€, nel caso decidessimo di rateizzarla, con un TAEG pari al 9%, alla fine pagheremmo 1.090 euro spalmati in 12 rate, ovvero 90.83 euro. Tanto o poco? Difficile dirlo. Osserviamo che le case automobilistiche hanno TAEG per l’acquisto della vettura che si aggirano tra il 3 e 9 percento. Prima di accettare una proposta di rateizzazione, cerchiamo sempre di fare un confronto tra le diverse assicurazioni per vedere se troviamo qualche offerta, casomai anche web.

 

E nel caso un mese non riusciamo a pagare quella rata? Finiamo nella cosiddetta Black List, ovvero una lista di persone che hanno avuto problemi con una rata di un finanziamento. La conseguenza diretta sta nel fatto che nelle prossime richieste di finanziamento, la possibilità di riceverlo è molto limitata, a meno di una cancellazione da questa lista.

 

Sta quindi a noi comprendere se è conveniente stipulare una assicurazione a rate oppure no. Valutiamo sempre attentamente i pro e i contro, che abbiamo visto in questo articolo, ma ricordate una cosa molto importante: assicurare la vettura sempre, anche temporanea per qualche giorno, ma sempre e comunque da società serie e affidabili. Diffidate di siti web che promettono prezzi stracciati, ma che non valgono a norma di legge

 

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