Fra qualche giorno partiranno i rincari in alcuni tratti autostradali della nostra rete. Le variazioni saranno comprese tra l’uno per cento e il 19 per cento. Un aumento in concomitanza con le ferie estive ha già mandato su tutte le furie migliaia di automobilisti.

 

Beato chi ha inventato le autostrade penserà chi viaggia per lavoro. Il trasporto merci sfrutta a piene mani questa infrastruttura, oltre che milioni di persone che ogni giorno la prendono per spostarsi rapidamente in altre aree d’Italia. La lunghezza totale è di circa 7.000 chilometri, quasi interamente lasciate in concessione a società terze e solo in minima parte gestite da ANAS. Nate nel 1924 con l’inaugurazione del primo tratto di strada tra Milano-Varese, ha visto lo sviluppo del paese nel dopoguerra, con un’evoluzione costante delle auto che ne solcavano i tratti.

 

Con l’arrivo dell’estate, sono arrivati anche gli immancabili rincari. Come per la benzina che aumenta nel momento che la gente usa maggiormente la vettura, come per Pasqua, Natale e ponti cruciali, anche per l’arrivo dell’estate, sono stati annunciati i rincari autostradali. Non tutte i tratti sono però interessanti, è doveroso affermare. I tratti legati alla Milano Serravalle e quelli attorno a Milano, sono stati esclusi da questo cambiamento.

 

Ad essere interessati da questa modifica di prezzi è soprattutto l’A24, la cosiddetta Strada dei Parchi, che collega Roma a Teramo, passando per l’Aquila. Con una lunghezza di circa 166 chilometri è stata a lungo oggetto di indagini della Magistratura e del programma televisivo Le Iene che hanno posto l’attenzione riguardo alla scarsa manutenzione dei piloni che sostengono l’autostrada. Fecero infatti scalpore le immagini della parte esterna delle strutture di sostegno che si sbriciolavano sotto la semplice pressione della mano dell’inviato.

 

Si aprì anche un contenzioso con il Governo Italiano che chiese chiarimenti in primo momento, e successivamente fece emergere l’assenza di manutenzione prevista per questi tratti autostradali. A seguito della tragedia immane del Ponte Morandi di Genova, ci fu una sorta di revisione totale dell’infrastruttura italiana. Si aprì nell’autunno scorso un tavolo di lavoro tra il Ministero delle Infrastrutture e Strada dei Parchi, con quest’ultima che aveva sospeso l’aumento dei prezzi come apertura nei confronti dello Stato per una riammodernamento a quattro mani dei pezzi autostradali in questione. Tale collaborazione, a detta della società, non si è mai avvenuta e ora scattano gli aumenti. Dal primo luglio si registrerà un più 19 per cento per tutti coloro che useranno questa autostrada.

 

Ma i rincari non si limitano solamente in A24, ma in molti altri tratti della nostra rete. La società Autostrade per l’Italia ha infatti affermato che ci saranno rincari di poco meno dell’un percento, per la precisione 0.8, in moltissimi tratti della propria rete. Non verranno però toccati i tratti delle varie tangenziali attorno alla città di Milano, che dovevano attestarsi a circa il 2.62 %.

 

A generare tutto questo, ovviamente non è la singola società che gestisce l’autostrada. E’ infatti il governo che decide se le varie concessionarie hanno la possibilità di aumentare i prezzi da una determinata data in poi. Quello che finora non si era realizzato, ovvero il rincaro delle tariffe, avverrà a breve. Per fare un esempio, da Tivoli (appena fuori Roma) e Teramo, si paga attualmente 15.50€ per 148km di strada. Da luglio si passerà a 18.44€ con ben 3 euro in più a vettura, con la speranza che questi rincari siano impiegati per rendere più moderno e sicuro il pezzo di strada in questione.


 

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