Capita a molti italiani di soffrire di nausea, vertigini e sudorazione fredda, non appena ci mettiamo alla guida. Nulla di preoccupante, ma sicuramente fastidioso soprattutto se si tratta di viaggi lunghi estivi. Vediamo insieme come combattere questa spiacevole situazione. 

 

I medici la chiamano cinetosi o chinetosi, dal greco kinētós, ovvero “malattia del movimento”. Ed è per l’appunto uno stato di alterazione della persona non appena si mette in auto. Per chi ne soffre, sembra infatti che ci sia qualcosa che non vada bene. Con l’auto che va, ma noi fermi, il cervello va infatti “in tilt”. Curare con farmaci non appena sono insorti i sintomi è ormai tardi, anche se spesso sembra inevitabile scontrarsi con questa realtà. Ci sono però alcuni accorgimenti per viaggiare più sereni. 

 

Innanzitutto capiamo di cosa stiamo parlando. Tutto nasce dal nostro cervello che fatica ad elaborare i segnali che vengono elaborati dai nostri 5 sensi e dal sistema labirintico situato all’interno del nostro orecchio. La grossa asimmetria avviene tra quest’ultimo e la vista infatti, che percepisce dallo scorrere della strada che siamo in movimento, ma allo stesso tempo siamo fermi all’interno della macchina. Tutto cambia, o per lo meno si attenua, nel caso in cui fissiamo un punto della vettura o lontano lungo la strada. Cerchiamo infatti di ingannare il nostro cervello e di allineare nuovamente i sensi.

 

Ne soffrono circa 6 milioni di italiani, soprattutto in tenera età e le donne incinta. Come dicono spesso i medici, la prevenzione è l’arma migliore, al fine di lasciare i farmaci come ultima spiaggia. Se abbiamo un bimbo in auto, è buona cosa, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, partire la mattina presto in modo da avere il pargolo ancora in una situazione di dormiveglia e poco ricettivo agli stimoli esterni. Sicuramente non è bene mangiare molto prima di salire in macchina, ma preferire spuntini leggeri ed alimenti secchi (cracker o grissini). La temperatura della vettura è fondamentale: meglio se fresca grazie ai finestrini aperti leggermente aperti o con un uso misurato del climatizzatore automatico. 

 

Ovviamente uno stile di guida tranquillo, a velocità costante e senza bruschi movimenti, aiuta la persona interessata a stare meno male. Chiaramente se stiamo percorrendo una strada completamente dritta e liscia è preferibile, rispetto ad una strada tutta dissestata e con mille curve. 

 

L’utilizzo dei farmaci è da tenere in un secondo momento, ovvero quando proprio non si può fare a meno. E’ sembra bene rivolgersi al proprio medico o al farmacista di fiducia e non fare mai di testa propria. L’assunzione del farmaco dovrà poi essere effettuata prima della partenza, all’incirca 30 o 60 minuti prima. 

 

Esistono anche molti braccialetti che vanno a stimolare un punto, il P6 della medicina cinese, che dovrebbe limitare l’insorgenza dei sintomi. Non avendo effetti collaterali, è utilizzabile tranquillamente anche nei più piccoli. Come secondo metodo alternativo, abbiamo lo zenzero che sembrerebbe aiutare a chi soffre di mal d’auto. 

 

In ogni caso, distrarre la persona che soffre è sempre la miglior cosa. In che modo? Se è piccolo si possono cantare delle canzoncine, mentre se è grande ci si può concentrare sulla vacanza che si sta per fare. Liberare l’immaginazione aiuta sempre, anche e sopratutto quando si soffre di mal d’auto.



 

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