Con il progressivo cambiamento generazionale delle vetture, da alimentazione termica ad elettrica, i prezzi delle auto vedranno aumentare i listini. Anche la tecnologia migliorerà, in termini di sicurezza. Tutto però ha un prezzo. 

 

Man mano che la tecnologia avanza, tutto il sistema auto muta, si evolve, si adatta ai nuovi standard di bisogni delle persone. Una volta probabilmente non si pensava neanche di chiedere alla propria vettura il sistema di rilevamento dei segnali stradali, perché era automatico essere attenti e concentrati alla guida della propria auto. Ora invece, quando andiamo a scegliere una vettura, guardiamo se c’è. E probabilmente facciamo bene, visto che comunque è un aspetto che va a migliorare la nostra guida, in termini di informazioni utili e sicurezza. 

 

Di pari passo, anche tutti gli altri aspetti legati alle alimentazioni stanno cambiando. Domande come “E’ ibrida?”, per i consulenti vendite delle concessionarie, sono ormai all’ordine del giorno. Sono i cambiamenti di un mercato automotive, che mai come in questi anni, sta evolvendo. 

 

In una recente intervista, in occasione del lancio della nuova 208, il direttore generale di Peugeot Jean-Philippe Imparato, ha affermato:

 

“Le nuove automobili costeranno 5-7mila euro in più (...) Ho 16 mila ingegneri in azienda, e per me è meglio metterli al lavoro sulle soluzioni per ridurre le emissioni meno costose per i cittadini piuttosto che su quello che ci viene imposto dai governi.”

 

Ecotasse, ecobonus, ztl, parcheggio gratis per le elettriche e così via. Viene in mente la pubblicità della VW dove la gente si dispera per mille sigle e mille cose da capire in questo periodo, nel comparto automotive. Simpatica ed eloquente del sentiment generale. 

 

E’ di pochi giorni fa, l’intenzione del Governo Italiano, di togliere i privilegi sulle aliquote del diesel. Si farà? Probabilmente sì, probabilmente no. A guardare il quadro generale, sotto una lente di ingrandimento più ampia, il problema del diesel rientra in un quadro generale molto più grande. I mutamenti ambientali hanno spinto la Commissione Europea a imporre alle case costruttrici di automobili, di ridurre la media delle emissioni man mano, fino ad un 37,5% nel 2030.  Per fare ciò, la già ultra performante ingegneria sui motori termici, sta trovando limiti di ulteriore perfezionamento, e da qui la scelta di spingersi sull’elettrico. Quest’ultimo mondo è legato anche ai Fondi Sovrani arabi che hanno negli ultimi anni deciso di investire nelle fonti di energia rinnovabili. E si sa, quando i grandi finanzieri si muovono, difficilmente la corrente cambia. 

A guardare ora i prezzi delle vetture elettriche, si nota da subito, un livello superiore a vetture di pari segmento. Costo dell’innovazione e della ricerca. Costo anche della sicurezza però. 

 

Con le recenti decisioni prese a livello europeo, dal 2022 sarà obbligatorio che le vetture abbiamo dotazioni di serie, già attualmente disponibili su quasi tutti i modelli, ma molto spesso, come optional. Stiamo parlando della frenata autonoma d’emergenza, del sistema di rilevazione del conducente distratto o assonnato, ma anche sensori e telecamera posteriori, mantenimento attivo della corsia, scatola nera e cruise control adattivo. E per permettere a tutti di avere queste tecnologie, le case automobilistiche dovranno aumentare i prezzi delle vetture, purtroppo. Scenderanno le vendite e aumenterà la vita media delle vetture? Vedremo.