L'elettronica è sempre più presente ed importante all'interno delle auto e gli strumenti di diagnostica assumono quindi un ruolo fondamentale in caso di problemi. Scopriamone le funzionalità ed analizziamo le principali differenze tra gli strumenti professionali e quelli economici.

Le moderne autovetture hanno una presenza elevatissima di componentistica elettronica. Tutto il sistema è gestito da una serie di centraline di controllo: dalla centralina motore, cuore del veicolo, alle diverse centraline incaricate di gestire vari componenti e funzionalità, come ad esempio il cambio automatico, il controllo di stabilità, il climatizzatore, l’infotainement e così via.
Nel concreto una centralina elettronica effettua un controllo continuo del corretto funzionamento dell'auto o di una specifica parte del sistema. L'efficienza della vettura passa quindi attraverso migliaia di controlli che ogni centralina realizza ininterrottamente.

Può capitare però che qualcosa si inceppi, ed allora il sistema segnala un’anomalia al conducente mediante l’accensione di una spia sul quadro strumenti. Portando l’auto in officina, l'elettrauto o il meccanico di fiducia utilizzerà lo strumento diagnostico più adatto per comprendere che cosa stia succedendo all'interno della nostra vettura. Questo strumento, attraverso la porta OBD (On Board Diagnostic), riuscirà a leggere le informazioni rese disponibili dalle diverse centraline, consentendo di comprendere se tutti i componenti del sistema, sensori e attuatori, stanno lavorando in modo corretto, per permettere al professionista Automotive di identificare e risolvere le problematiche presenti.

Grazie agli strumenti di diagnostica, è possibile comprendere quali siano gli errori che si celano dietro la presenza di una spia accesa sul cruscotto di guida. La classica “spia motore” accesa può infatti racchiudere un'infinità di problematiche, dalla più semplice alla più complicata da risolvere.

La bontà dello strumento e la capacità dell'operatore di comprendere la tipologia di errore condizionano quindi il successo o l'insuccesso dell'intervento in officina. Se infatti uno strumento professionale permette di individuare al 100% le problematiche segnalate da una centralina, con uno strumento di diagnostica “economico” o fai-da-te si può andare incontro a problemi di lettura ed interpretazione delle informazioni, portando anche a soluzioni sbagliate.
Il nostro consiglio è di recarsi in officina tutte le volte che la nostra vettura presenta una spia di malfunzionamento accesa.

Esistono infatti grandissime differenze tra uno strumento di diagnostica professionale ed uno strumento di diagnostica amatoriale o economico, oltre al prezzo.
  • La prima grande macro area di analisi è la varietà di letture. Uno strumento economico infatti potrebbe essere realizzato per supportare solo alcune tipologie di veicoli, oppure per riconoscere solo alcune centraline o tipologie di malfunzionamenti. Al contrario, uno strumento professionale è generalmente abilitato per riconoscere la totalità dei veicoli e anche tutte le centraline presenti a bordo.
  • Gli strumenti professionali inoltre hanno la capacità di archiviare le informazioni recuperate dalle centraline. In questo modo tutto quello che nel corso del tempo è stato rilevato, viene archiviato in una sorta di database legato alla nostra auto. Gli strumenti di diagnostica economici o non professionali, non hanno solitamente questa caratteristica e quindi non consentono di mantenere un archivio storico.
  • Una possibilità importantissima a disposizione degli strumenti di diagnostica professionali è legata alla connessione WiFi e alla possibilità di essere aggiornati. Se infatti acquistiamo un determinato strumento di diagnostica economico oggi, probabilmente non sarà aggiornato per le auto che verranno commercializzate da domani in avanti. Gli strumenti di diagnostica professionali hanno invece la capacità di collegarsi alla rete Internet e di aggiornarsi per supportare le future auto che verranno prodotte.
  • Come ultimo aspetto segnaliamo inoltre che i sistemi di diagnostica professionali hanno solitamente una forma di alimentazione indipendente. Detto in modo più semplice, hanno la possibilità di collegarsi tramite cavo e spina alla rete elettrica domestica o dell’officina, oppure di funzionare con una propria batteria. I sistemi amatoriali invece si alimentano dalla batteria della vettura; questo aspetto potrebbe sembrare banale, ma in verità non lo è in quanto una lettura o diagnosi del sistema potrebbe durare a lungo e nell'eventualità che vi sia un problema serio è sempre bene risparmiare la batteria della vettura e appoggiarsi ad un’alimentazione esterna.
Ecco quindi riassunte le principali caratteristiche che distinguono gli strumenti di diagnostica professionali dagli strumenti di diagnostica amatoriali od economici. Il consiglio generale è di affidarsi sempre a dei Professionisti del settore che possano effettuare una diagnosi ed un'analisi approfondita mediante strumenti professionali.

Ma ci sono delle situazioni in cui anche uno strumento non professionale può avere una propria utilità. Gli appassionati di motori o gli automobilisti più smaliziati, grazie a questi strumenti possono farsi un’idea di un problema manifestato improvvisamente dalla vettura e comunicarlo al proprio meccanico, come una sorta di pre-diagnosi a distanza.

Nel caso di accensione della spia motore, magari mentre si è in viaggio o lontani da un’officina, collegando uno strumento diagnostico fai-da-te è possibile ottenere alcuni informazioni di base sull’anomalia. Generalmente si ottengono uno più errori identificati da un codice DTC (Diagnostic Trouble Code), che consiste in una sequenza di caratteri alfanumerici, come ad esempio P0380.

Su queste pagine illustriamo i codici di errore più frequenti, con la descrizione delle cause e delle possibili soluzioni. Si tratta di informazioni presentate a puro titolo didattico e informativo, che in nessun caso possono sostituire una corretta diagnosi ed un intervento presso un’officina accreditata.