Tre giorni di passione e partecipanti da ogni parte d’Europa. E’ il raduno che si effettua ogni anno verso fine gennaio tra la Germania e l’Austria. Nato nel 1957 è adatto solo ai più temerari e quelli che non si spaventano davanti a nulla.

 

La prima edizione risale nel primo dopoguerra, precisamente nel 1956, e originariamente era stato pensato per le motociclette Zundapp - KS - 601 - Gespanne, ovvero le moto utilizzate dall’esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale (denominate “Elefanten”). Con il passare degli anni questo primo appuntamento, non certo organizzato inizialmente per diventare un must per i motociclisti senza paura del freddo, ha cambiato connotazione ed è ora un vero e proprio evento a fine gennaio.

 

La location è veramente suggestiva, nonché caratterizzata dalla neve. Stiamo parlando della foresta di Loh Thurmansbang-Solla, situata a circa 60 chilometri da Passavia, città dell’estremo sud della baviera e quindi della Germania. Prima degli anni ‘90, erano state diverse le location che si erano prestate per ospitare i centauri, a partire dal circuito del Nürburgring, fino a quello di Salisburgo.

 

Ma cosa rende così tanto speciale questo raduno? E’ molto semplice. Si tratta del connubio tra temperature ben al di sotto dello zero, assenza totale di strutture alberghiere nei paraggi e strade con molta neve. E ricordiamo sempre che non stiamo parlando di un raduno di maxi SUV che possono contare sulla trazione integrale, su un sistema di climatizzazione ottimale e di sedili riscaldabili. Parliamo sempre di due ruote, che pur avendo i più moderni sistemi di isolamento termico con abbigliamento e quant’altro, rimangono comunque molto più delicate da guidare nel manto innevato.

 

Circa 4.000 sono i motociclisti che si apprestano ogni anno a percorrere le strade che da tutta Europa conducono in questa vallata, chiusa da tutti i lati e con solo qualche frazione urbana lungo il percorso. A scaldare gli animi ci pensa la birra, anche se comunque non si sono mai registrate situazioni particolari di eccesso. A coronare il tutto ci pensa l’organizzazione dell’evento che attribuisce a coloro che riescono ad arrivare sani e salvi al luogo finale, una medaglia in ricordo dell’impresa.

 

Come arrivare dall’Italia? Esistono principalmente tre vie autostradali per arrivarci, ovvero i valichi di San Bernardino, del Brennero e di Tarvisio. Se decidete di optare per quest’ultima via, passerete i Tauri, arriverete a Salisburgo e quindi a Passau. Se invece prendete il San Bernardino o il Brennero, allora passerete per Monaco di Baviera per poi passare il Danubio a Deggendorf. Se invece non volete o non potete scegliere vie autostradali, perchè siete così matti da andare al raduno con un 50ino, allora le vie non autostradali sono veramente infinite. Quella che probabilmente è quella più comoda da Milano, è l’Engadina, con i suoi 630 km dalla capitale meneghina, contro i 740 del Brennero. Ricordiamo anche la Grande Strada delle Dolomiti, tra Trento e Tauro. Insomma, c’è solo l’imbarazzo di scelta.

 

E una volta partecipato all’Elefantentreffen, avete voglia di altri raduni a due ruote? Beh, segnatevi questi nomi: Distinguished Gentleman's Ride, Memorial Spadino, Motocavalcata Colle di Val d'Elsa-Follonica, Raid a Capo Nord. Presto ne parleremo!




 

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