Con l’aumentare dei controlli su strada, da parte della Polizia Stradale, aumentano anche le spiacevoli sorprese per quel che riguarda le manomissioni ai camion. Sulla Bari-Taranto è stato fermato un autotrasportatore che aveva alterato il cronotachigrafo. 

 

Ci risiamo. Tutti a lavorare per mettere in sicurezza le nostre strade e c’è sempre qualcuno che viola le norme. Mille possono essere i motivi che spingono ad infrangerle, ma nessuno giustificabile chiaramente. Arrivare prima, consegnare prima una merce, guadagnare di più a fine mese non sono giustificabili se si violano le norme di legge, atte a tutelare il diretto interessato e chi si trova lungo il proprio percorso. 

 

Andiamo per gradi. Siamo in Puglia, precisamente nei territori della provincia di Taranto. La Polizia Stradale sta svolgendo il suo tradizionale lavoro di controllo dei mezzi pesanti. Con l’arrivo della bella stagione, c’è stato un aumento delle verifiche di adeguatezza dei mezzi. I risultati dell’ultimo weekend è quanto meno triste. Su 36 camion controllati, in ben 9 casi è stata sollevata una contravvenzione per aver violato le norme del Codice della Strada. Tre di questi sono stati sorpresi che guidavano in modo ininterrotto da ben 13 ore. Sì, avete letto bene, 13 ore. 

 

Il caso più grave è però successo sulla statale Bari-Taranto, dove una volante della Polizia, ha scoperto che un autotrasportatore aveva posizionato una maxi calamita sul trasmettitore d'impulsi, con l’obiettivo di far risultare fermo il mezzo, mentre in realtà era in movimento. Ne è scattata una multa per “alterazione del cronotachigrafo”, con la conseguente sospensione della patente e denuncia (in stato di libertà) per il reato di “rimozione dolosa di cautela contro gli infortuni sul lavoro”. 

 

Andando un attimo più nello specifico, la calamita non solo va ad annullare, per così dire, le registrazioni orarie di guida, ma va ad impedire l’entrata in funzione del sistema di frenata automatica e il controllo di velocità. In questo modo, nell’ipotesi da scongiurare in ogni caso, fosse necessario che il sistema di frenata automatica entri in funzione, tutto ciò non avverrebbe. 

 

L’art.7 del Regolamento n.561/2006 afferma che il guidatore di un mezzo pesante, dopo 4 ore e mezza di guida, si deve fermare per 45 minuti. E’ possibile anche che la pausa sia realizzata anche in 2 sessioni: in questo caso l’autista può fermarsi prima delle 4 ore e mezza per 15 minuti, per poi effettuare una seconda pausa di mezz’ora. Norme ben precise, che tra l’altro non sono nuove e quindi dovrebbero essere ben note a chi fa della guida dei bisonti della strada, il proprio lavoro. 

 

In aggiunta a questo, sono state riscontrate 4 irregolarità per omessa revisione del veicolo, tre per dispositivi cronotachigrafo non funzionanti e una per perdita di carico. Un weekend importante per la Polizia Stradale della provincia di Taranto, saltata alla ribalta per la denuncia del caso di manomissione. Quello che ci si augura è ovviamente che questi sistemi di alterare gli strumenti non ci siano più, sia per una questione di irregolarità in quanto tale, sia per una questione di sicurezza. Non si può certo dire, in nessun caso, che avere alle spalle 7 ore di guida è come aver appena iniziato a guidare. Attenzione, concentrazione e prontezza di riflessi diminuiscono notevolmente, e le possibilità di una collisione involontaria ovviamente aumentano.

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