L’azienda nipponica ha migliorato ulteriormente il veicolo automatico senza conducente che verrà utilizzato durante le olimpiadi di Tokyo dell’anno prossimo, e all'interno della città progettata ad hoc da Toyota per studiare la mobilità autonoma.

Molte aziende stanno sviluppando sistemi di propulsione elettrica e pochissime stanno sviluppando progressivamente un piano per rendere le vetture autonome.  Come tutti sappiamo quasi tutte le nostre vetture sono dotate di aiuti alla guida di livello 2, su una scala da 1 a 5 dove 5 riguarda il livello massimo di autonomia dei veicoli. Quest’ultimo livello è equiparabile a una situazione di gestione totale del veicolo da parte del computer anche in situazioni di emergenza. 

Toyota, da sempre azienda pionieristica in termini di ricerca, ha ulteriormente migliorato il suo veicolo autonomo e-Palette. Stiamo parlando di un veicolo di lunghezza di 5,25 m e largo due. Con una capacità di ospitare fino a 4 persone sulla sedia a rotelle e 7 passeggeri in piedi oppure fino a 20 persone in piedi, riesce a percorrere circa 150 km ad una velocità massima di 20 km orari senza bisogno di avere un conducente a bordo. Tutto questo è merito dell’altissima tecnologia Toyota che grazie a radar e a sistemi evoluti, permette di gestire autonomamente il veicolo. 

È stato progettato quasi esclusivamente per la mobilità del futuro, senza andare a realizzare prototipi a sé stanti. Il software che gestisce il veicolo, realizza una mappa 3D ad alta precisione dei luoghi circostanti a se, grazie all’insieme di sensori avanzati come telecamere e radar. In questo modo si riesce a sviluppare un sistema di guida autonoma di livello 4 su 5.

Personalizzato ulteriormente per venire incontro alle esigenze degli atleti olimpici e paralimpici, Toyota ha sviluppato ad esempio delle larghe porte scorrevoli, coordinate con pavimenti bassi ed un sistema Arrival Controllo4 che permette ai passeggeri, inclusi coloro che necessitano di sedia a rotelle, di salire e scendere senza intralcio. 

Il sistema è stato ulteriormente migliorato, in queste settimane, grazie ad un processo di applicazioni molto evolute. Toyota infatti sta testando questi veicoli a Woven City, la città prototipo che è completamente connessa e che vuole essere un luogo di ricerca d'eccellenza Toyota. 

Gli sviluppi principali sono in particolare l'introduzione di software evoluti di gestione della flotta. La presenza di questi software evoluti permette a un solo operatore, posizionato all'interno di una cabina di regia centrale, di gestire e di controllare eventuali situazioni di emergenza dei veicoli a distanza. 

Unendo anche il fatto che veicoli si spostano ad una velocità massima di 20 km orari, eventuali situazioni di necessità di intervento, sono possibili in tempi molto rapidi. 

Basti pensare che già le nostre auto hanno le frenate d'emergenza, che riescono a ridurre e a fermare il veicolo in situazioni d'emergenza senza richiedere l'intervento del conducente. Immaginiamo quindi l'evoluzione di questo sistema, cosa può portare in termini di fluidità della mobilità, in corsie dedicate come sono ad esempio quelle per i partecipanti alle Olimpiadi, tra le varie sedi.

credit photo Toyota media press