Prenderci cura del nostro motore è fondamentale, per garantire una lunga vita al nostro veicolo. Gli additivi danno una mano concreta a mantenere in salute il tutto, senza passare dall’officina. STP ha ricevuto da poco il premio per “Prodotto dell’anno 2018” per 4 additivi. Come funzionano? Vediamolo insieme

 

Tagliandi, revisioni, check up estivi ed invernali. Mille e mille controlli per la nostra auto, per mantenerla sempre in forma ed efficiente. Possiamo rivolgerci alle officine delle case costruttrici, oppure presso i centri indipendenti. Insomma, abbiamo l’imbarazzo della scelta a riguardo. Tutti però ci obbligano a lasciare l’auto, e nel migliore dei casi, prenderne una di cortesia. Ma possiamo prevenire eventuali interventi di pulizia o di ottimizzazione, durante la nostro normale guida? Certo, grazie agli additivi.

 

La modalità del loro utilizzo, ci viene suggerito già dal nome stesso. Dal punto di vista chimico, sono composti che se aggiunti ad una sostanza (anche alimentare) ne migliorano le caratteristiche. Nel settore Food, li troviamo in moltissime cibi che consumiamo quotidianamente. Pensiamo ad esempio ai coloranti, conservanti, antiossidanti, correttori di acidità ed esaltatori di sapidità. Insomma, un additivo per ogni scopo alimentare.

 

Per quel che riguarda il mondo automotive, esistono principalmente tre tipologie di additivi: per olio, per carburanti e per radiatori. Il primo ha lo scopo di migliorare le caratteristiche dei lubrificanti, riducendo l’usura delle parti meccaniche nel momento dell’utilizzo. Gli additivi per carburanti hanno invece la funzione di pulire il sistema di alimentazione, prolungando la vita di quest’ultimo e facendo diminuire gli interventi in officina. Infine abbiamo i radiatori che possono essere disincrostanti per l’appunto da questa tipologia di prodotti.

 

Le case produttrici di motori hanno, negli ultimi anni, dovuto adattare le loro attività di ricerca e sviluppo verso un binomio difficile da avere nello stesso momento, ovvero maggior potenza e minor consumi/rispetto dell’ambiente. Se da una parte il gasolio, ad esempio, è stato modificato per fornire maggior potenza in fase di ripresa e accellerazione, dall’altro lato, tale modifica ha portato ad un effetto dannoso per le componenti meccaniche. Prendiamo ad esempio il biodiesel, ovvero quel carburante che pian piano sta prendendo sempre più peso, ha una cui componente di natura organica. Tale aspetto favorisce l’insorgenza e lo sviluppo di batteri, con conseguente sporcizia degli iniettori ed aumento di problematiche (perdita di potenza, maggior consumo, rumorosità, degrado prematuro dell’olio motore).

 

Ed ecco che entrano in funzione gli additivi per il carburante. Il loro scopo è per l’appunto eliminare i residui solidi della combustione, sia benzina che diesel. Ogni motore ha infatti dei residui che vengono prodotti, e che peggiorano l’efficienza generale, sia per un chilometraggio alto o basso annuo. Maggiore è inoltre l’età della vettura, con un connesso elevato numero con contachilometri, maggiore è la cura che deve essere apportata al mezzo.

 

STP, marchio statunitense aftermarket, acronimo di Scientifically Treated Petroleum, ha appena vinto tramite i propri prodotti, il premio “Prodotto dell’anno 2018”.  Pulitore benzina start-stop, pulitore diesel start-stop, pulitori iniettori benzina alto chilometraggio e pulitore diesel alto chilometraggio, sono i quattri beni che sono stati definiti da un panel di 12.000 consumatori come innovativi e soddisfacenti nei risultati. Nel caso della tecnologia start and stop, ovvero quel processo che permette di spegnere temporaneamente il motore dell’auto in città quando si è in coda, tale continuo on/off porta ad avere un accumulo maggiore di depositi, con conseguente perdita di potenza ed aumento delle emissioni nocive. Per quel che riguarda invece l’alto chilometraggio, ne abbiamo parlato poco fa, circa la necessità di una cura maggiore, per via della progressiva usura di tutte le componenti e perdita di efficienza.

 

A questo punto viene da domandarsi come possiamo utilizzare tali prodotti? Semplicemente aggiungendoli quando facciamo il pieno al nostro veicolo. Nulla di più semplice. Chiaramente non lo dobbiamo fare ad ogni visita dal benzinaio, ma basta seguire le indicazioni scritte sulla confezione, per avere un aumento di prestazione ed efficienza.

 

Gli additivi in conclusione sono un interessante aiuto a prevenire eventuali lavori meccanici in officina, ma è da sottolineare che non possono sostituire in tutto e per tutto il lavoro di controllo che solo un meccanico professionista può effettuare alla nostra auto. Diciamo che possono dare una mano, in modo pratico, dato che non dobbiamo fare altro che versare il tutto quando facciamo il pieno di carburante. Perchè alla fine, un’auto più curata e trattata bene, è un’auto che probabilmente durerà di più in termini di vita media.

 

 

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