Nelle scorse ore si era diffusa la voce online dell’addio da parte della casa tedesca, dei motori termici, a favore di quelli elettrici. Con una precisazione della casa, la dichiarazione di un top manager è stata spiegata meglio.
Panico tra gli operatori del settore automotive, alla dichiarazione di Markus Schäfer, membro del Board of Management of Daimler AG Group Research & Mercedes-Benz Cars Development, Daimler AG. Le parole che hanno fatto il giro del mondo sono state:
“Daimler interrompe lo sviluppo dei motori a combustione”
Non si tratta di un dietrofront da parte della società, ma la precisazione per la non corretta interpretazione di una dichiarazione. La società tedesca sta introducendo nel mercato l’ultima sua generazione di motori termici, in tutta la line up. L’obiettivo primario rimane comunque le zero emissioni, anche in virtù di quanto accordato in linea di massima dai potenti della Terra, qualche ora fa. Tutto questo però non va ad escludere in automatico lo sviluppo di una nuova generazione di motori termici, anche per via del lungo processo di sviluppo di quelli elettrici. Attualmente non ci sono piani di nuovi termici, ma nulla può essere escluso.
Il discorso da fare riguarda anche la progressiva diffusione delle diverse forme di alimentazione, nei diversi angoli del mondo. Considerando che, ad esempio, le centraline hanno diverse mappature per la medesima vettura, per diversi parametri (legislativi, atmosferici, altro), anche la diffusione dell’elettrico ad esempio potrebbe trovare difficoltà in certe aree.
Se nei paesi Scandinavi è più che normale trovare una vettura elettrica, con punte del 50% delle vetture in circolazione in determinate aree della Norvegia, in altre zone è veramente difficile trovare una colonnina per la ricarica. Per questo motivo Mercedes sta procedendo con un mix di sviluppo.
Come primo aspetto abbiamo infatti l’attuale generazione di motori termici, ai quali è stato affiancato l’elettrico per la realizzazione dell’ibrido. Oltre a questo si stanno sviluppando batterie sempre più capienti per un full elettrico totale. Come terza via abbiamo inoltre l’idrogeno, alimentazione ancora quasi sperimentale, ma che merita tutta l’attenzione del caso.
Siamo attualmente in una situazione dove ogni minima parola pesa moltissimo. Pensiamo ad esempio alla Volvo che annunciò l’anno scorso, che dal 2023 non verranno più sviluppati i motori diesel. A questa dichiarazione anche BMW sembra pensare di non sviluppare più l’amata alimentazione per chi percorre molta strada. Anno di svolta potrebbe essere il 2040, quando in California ci sarò il divieto di circolare con veicoli benzina e diesel. Ma anche Amsterdam qualche mese fa annunciò la lotta contro l’inquinamento da motori termici, con conversione progressiva anche dei battelli.
Concludiamo la riflessione, riportando la precisazione della casa tedesca, al fine di lasciare ad ognuno, la libera lettura ed interpretazione
“Daimler sta attualmente introducendo sul mercato l'ultima generazione di motori a combustione interna in vari modelli, come il nuovo motore a sei cilindri in linea per la Classe E e S, nonché i SUV: questa generazione potrebbe anche essere l'ultima. Schäfer sottolinea che attualmente non ci sono piani per un nuovo sviluppo. Daimler in futuro potrebbe riprendere il lavoro di sviluppo dei motori a combustione. (...) Questa generazione di motori è ancora in fase di introduzione e sarà ampliata con ulteriori varianti, innovative e estremamente efficienti, così come pianificato. (...) Continuiamo coerentemente a seguire, per i nostri propulsori, la nostra strategia basata su tre direttrici. Un intelligente mix, allo stato dell'arte della tecnologia, di propulsori a combustione interna, anche a 48 volt, plug-in hybrid ed elettrici. Con alimentazione a batteria e/o ad idrogeno. Siamo convinti che attraverso questo mix di tecnologie possiamo offrire, a livello globale, il veicolo giusto per rispondere alla grande varietà di esigenze dei nostri clienti.”
Credit photo: Mercedes media press